
La musica post-romantica di Rachmaninov, il simbolismo di Skrjabin e Medtner, il modernismo di Prokof’ev.
Sono solo alcune delle proposte musicali del 53° Festival delle Nazioni: omaggio alla Russia, che si svolgerà a Città di Castello e nell’Alta Valle del Tevere dal 22 al 29 agosto. Un’edizione di alto livello, seppur limitata a una settimana di eventi (otto su nove giorni di spettacolo più diversi eventi collaterali) e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.
Caratterizzeranno la programmazione: l’apprezzato pianista Dmitry Shishkin; l’esecuzione del famosissimo Pierino e il lupo di Prokof’ev: fiaba per voce recitante e orchestra, raccontata da Silvio Orlando e accostata al Carnevale degli animali di Saint-Saëns, eseguita dalla Filarmonica Gioachino Rossini di Pesaro diretta dalla giovane Alicia Galli.
Un recital lirico con il soprano Maria Komarova e la pianista Svetlana Makedon. Torneranno a Città di Castello il Quartetto Werther, gruppo vincitore del Concorso nazionale Alberto Burri 2019. Non mancherà l’omaggio ai ‘giganti’ della musica con una serata dedicata a Beethoven e una conferenza musicale per conoscere Nikolai Medtner.
Saranno presenti, inoltre, il duo composto dalla giovane stella del violinismo russo Kirill Troussov e dalla pianista Alexandra Troussova. Prosegue la collaborazione con l’Associazione Laboratori Permanenti di Sansepolcro nella produzione di uno spettacolo di teatro musicale Realtà sogno e delirio nella letteratura russa: progetto basato su testi di vari autori russi elaborati da Caterina Casini con le musiche in prima esecuzione assoluta di Daniele Furlati.
Per ulteriori informazioni: www.festivalnazioni.com