
Pep Bou ha incantato il Teatro Morlacchi con il suo spettacolo fatto di bolle di sapone, musica e magia
Testo Redazione Fotografia Marco Giugliarelli
I sogni hanno la forma delle bolle di sapone.
Al Teatro Morlacchi di Perugia, in occasione della mostra “Bolle di sapone. Forme dell’utopia, tra vanitas, arte e scienza” della Galleria Nazionale, è andato in scena “Experiències”, lo spettacolo teatrale dell’artista di fama mondiale Pep Bou.
Catalano, attivo già da molti anni, con del sapone da piatti liquido, acqua non troppo calcarea e della musica, Bou è in grado di creare delle magie: fiori di aria, onde di luce, arcobaleni che galleggiano nel vuoto.
Lo spettacolo del Morlacchi è stato questo: un paese delle meraviglie per gli occhi affamati di sogni di grandi e piccini.
Uno spettacolo frutto di quasi quattro decenni di sperimentazione di conoscenza teorica e pratica del mondo della fisica applicato alla bellezza.
Una sintesi senza precedenti tra il linguaggio audiovisivo e teatrale che affascina gli spettatori che accorrono agli spettacoli di Bou in tutto il mondo.
“Experiències” è un viaggio per grandi e piccini verso mondi poetici e onirici.
In una sua intervista di qualche anno fa, Pep Bou spiegava che «la magia, ancora una volta, è il risultato dalla manipolazione delle bolle di sapone.
Con la mano le prendo una dentro l’altra, le tiro fuori: è come se facessi un poetico parto.
Usando il vapore le bolle volano verso il cielo, scendono, danzano, invadono il palcoscenico».
Pep Bou
Pep Bou è attivo fin dalla fine degli anni sessanta come attore e mimo, la sua formazione di architetto, di appassionato di arti visive, di sperimentatore degli spazi effimeri e delle forme duttili, lo ha spinto a tentare un’avventura unica, quella di fare teatro con le bolle di sapone, che in pochi anni lo ha reso famoso in tutto il mondo, da Londra a Mosca, dalla Finlandia alla Nuova Zelanda.
I suoi spettacoli sono basati sulla creazione di bolle di sapone che sembrano avere un carattere e dei sentimenti come dei veri e propri personaggi; ma la condotta imprevedibile di queste particolarissime “attrici” rende differente ogni rappresentazione e moltiplica le opzioni espressive.
Uno spettacolo sorprendente, insolito e davvero per tutti.
Cosa significa continuare a divertire le persone con le bolle di sapone per quasi 40 anni?
“Significa continuare a fare un mestiere, magari significa avere inventato uno stile – ha detto Pep Bou proseguendo l’intervista – La stessa cosa può capitare ad un pittore, ad un grande regista di cinema qual è stato Fellini.
Da trent’ anni comunque riesco a fare un lavoro che vuol dire bellezza e con cui riesco a condividere emozioni assieme al mio pubblico”.




























